Ecco un nuovo giorno. O pendolo muoviti adagio.
Harold Munro
sabato 31 dicembre 2011
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martedì 13 dicembre 2011
lunedì 12 dicembre 2011
Si può entrare in contatto con le persone anche senza parlare.[...] c'è un modo di entrare in contatto tra esseri umani più percettivo e affidabile della parola, fatto di sguardi, silenzi, gesti e messaggi ancora più sottili; è il modo in cui un essere umano nel suo intimo risponde al richiamo di un altro, quella silenziosa complicità che nel momento del pericolo dà alla muta domanda una risposta più inequivocabile di qualsiasi confessione o argomentazione, e il cui senso è semplicemente questo: io sono dalla tua parte, anch'io la penso così, condivido la tua preoccupazione, noi due siamo d'accordo...
Sándor Márai
Sándor Márai
domenica 11 dicembre 2011
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domenica 27 novembre 2011
sabato 26 novembre 2011
Come geloso, io soffro quattro volte: perché sono geloso, perché mi rimprovero di esserlo, perché temo che la mia gelosia finisca col ferire l'altro, perché mi lascio soggiogare da una banalità: soffro di essere escluso, di essere aggressivo, di essere pazzo e di essere come tutti gli altri.
Roland Barthes
Roland Barthes
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sabato 12 novembre 2011
Se penso a un’Italia senza B, immagino un brigadiere che si addormenta mentre intercetta le telefonate fra il professor Monti e Mario Draghi.
Oh, mica voglio un’Italia di banchieri. Ma un po’ grigia e barbosa, sì.
Non moralista, morale.
Che per qualche tempo si metta a dieta di barzellette, volgarità, ostentazioni d’ignoranza.
Dove l’ottimismo non sia la premessa di una truffa, ma la conseguenza di uno sforzo comune.
Un’Italia solare, anche nell’energia.
Con meno politici e più politica. Meno discorsi da bar e più coerenza fra parole e gesti.
Una democrazia sana e contenta di sé, che la smetta di prendere sbandate per gli uomini della provvidenza e si ricordi di essere viva ogni giorno e non solo una volta ogni cinque anni per mettere una crocetta su una scheda compilata da altri.
Un’Italia di politici che non parlano di magistrati, ma coi magistrati (se imputati).
E di magistrati che parlano con le sentenze e non nei congressi di partito. Di federalisti che non fanno rima con razzisti.
Un Paese allegro e però serio.
Capace di esportare non solo prodotti belli, ma belle figure.
Vorrei essere governato da persone migliori di me.
Che non facciano le corna, non giurino sulle zucche e si sfilino un paio di chili dalla pancia, prima di far tirare la cinghia a noi, ripristinando il principio che chi sta in alto deve dare il buon esempio.
Per giungere a un’Italia così, le dimissioni di B rappresentano un primo passo.
Adesso devono dimettersi tutti gli altri.
Perché più ancora di Berlusconi temo i berluscloni.
Massimo Gramellini
Oh, mica voglio un’Italia di banchieri. Ma un po’ grigia e barbosa, sì.
Non moralista, morale.
Che per qualche tempo si metta a dieta di barzellette, volgarità, ostentazioni d’ignoranza.
Dove l’ottimismo non sia la premessa di una truffa, ma la conseguenza di uno sforzo comune.
Un’Italia solare, anche nell’energia.
Con meno politici e più politica. Meno discorsi da bar e più coerenza fra parole e gesti.
Una democrazia sana e contenta di sé, che la smetta di prendere sbandate per gli uomini della provvidenza e si ricordi di essere viva ogni giorno e non solo una volta ogni cinque anni per mettere una crocetta su una scheda compilata da altri.
Un’Italia di politici che non parlano di magistrati, ma coi magistrati (se imputati).
E di magistrati che parlano con le sentenze e non nei congressi di partito. Di federalisti che non fanno rima con razzisti.
Un Paese allegro e però serio.
Capace di esportare non solo prodotti belli, ma belle figure.
Vorrei essere governato da persone migliori di me.
Che non facciano le corna, non giurino sulle zucche e si sfilino un paio di chili dalla pancia, prima di far tirare la cinghia a noi, ripristinando il principio che chi sta in alto deve dare il buon esempio.
Per giungere a un’Italia così, le dimissioni di B rappresentano un primo passo.
Adesso devono dimettersi tutti gli altri.
Perché più ancora di Berlusconi temo i berluscloni.
Massimo Gramellini
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martedì 18 ottobre 2011
lunedì 17 ottobre 2011
domenica 16 ottobre 2011
Hai il diritto di pensare che mi sono presa gioco di te, che ti ho cercato in un momento di noia, che sono stata preda dell'eccitazione olimpica. Pensa quello che vuoi. Ma la verità è una rete fatta di tanti fili intrecciati, che sono le coincidenze, le occasioni mancate, l'impossibilità di ricrearle, e il filo più vistoso, quello che chiude la rete, è la necessità di non raccontare tutto, di tenere qualcosa per sé, di lasciare delle maglie di silenzio.
Margherita Oggero
Margherita Oggero
sabato 15 ottobre 2011
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martedì 13 settembre 2011
domenica 11 settembre 2011
11/9/2001-2011
THE SOUND OF SILENCE - IL SUONO DEL SILENZIO
Simon & Garfunkel
Hello darkness my old friend,
I've come to talk with you again
Because a vision softly creeping
left it's seeds while I was sleeping
And the vision that was planted in my brain
still remains, within the sounds of silence.
In restless dreams I walked alone,
narrow streets of cobblestone
'neath the halo of a streetlamp
I turned my collar to the cold and damp
when my eyes were stabbed by the flash of a neon light
split the night... and touched the sound of silence.
And in the naked light I saw
ten thousand people maybe more
people talking without speaking
people hearing without listening
people writing songs that voices never share
none dare, disturb the sound of silence.
Fools said I you do not know,
silence like a cancer grows,
hear my words that I might teach you
take my arms that I might reach you
but my words, like silent raindrops fell...
and echoed the will of silence.
And the people bowed and prayed,
to the neon god they made
And the sign flashed out its warning
in the words that it was forming
And the sign said, "The words of the prophets
are written on the subway walls, and tenement halls
and whisper the sounds of silence.
Salve oscurità, mia vecchia amica
ho ripreso a parlarti ancora
perché una visione che fa dolcemente rabbrividire
ha lasciato in me i suoi semi mentre dormivo
e la visione che è stata piantata nel mio cervello
ancora persiste nel suono del silenzio.
Nei sogni agitati io camminavo solo
attraverso strade strette e ciottolose
nell'alone della luce dei lampioni
sollevando il bavero contro il freddo e l'umidità
quando i miei occhi furono colpiti dal flash di una luce al neon
che attraversò la notte... e toccò il suono del silenzio.
E nella luce pura vidi
migliaia di persone, o forse più
persone che parlavano senza emettere suoni
persone che ascoltavano senza udire
persone che scrivevano canzoni che le voci non avrebbero mai cantato
e nessuno osava, disturbare il suono del silenzio.
"Stupidi" io dissi, "voi non sapete
che il silenzio cresce come un cancro
ascoltate le mie parole che io posso insegnarvi,
aggrappatevi alle mie braccia che io posso raggiungervi"
Ma le mie parole caddero come gocce di pioggia,
e riecheggiarono, nei pozzi del silenzio.
e la gente si inchinava e pregava
al Dio neon che avevano creato.
e l'insegna proiettò il suo avvertimento,
tra le parole che stava delineando.
e l'insegna disse "le parole dei profeti
sono scritte sui muri delle metropolitane
e sui muri delle case popolari."
E sussurrò nel suono del silenzio.
http://www.youtube.com/watch?v=3np0DMxXKzM
http://www.youtube.com/watch?v=kQjH1t3Ddlc
THE SOUND OF SILENCE - IL SUONO DEL SILENZIO
Simon & Garfunkel
Hello darkness my old friend,
I've come to talk with you again
Because a vision softly creeping
left it's seeds while I was sleeping
And the vision that was planted in my brain
still remains, within the sounds of silence.
In restless dreams I walked alone,
narrow streets of cobblestone
'neath the halo of a streetlamp
I turned my collar to the cold and damp
when my eyes were stabbed by the flash of a neon light
split the night... and touched the sound of silence.
And in the naked light I saw
ten thousand people maybe more
people talking without speaking
people hearing without listening
people writing songs that voices never share
none dare, disturb the sound of silence.
Fools said I you do not know,
silence like a cancer grows,
hear my words that I might teach you
take my arms that I might reach you
but my words, like silent raindrops fell...
and echoed the will of silence.
And the people bowed and prayed,
to the neon god they made
And the sign flashed out its warning
in the words that it was forming
And the sign said, "The words of the prophets
are written on the subway walls, and tenement halls
and whisper the sounds of silence.
Salve oscurità, mia vecchia amica
ho ripreso a parlarti ancora
perché una visione che fa dolcemente rabbrividire
ha lasciato in me i suoi semi mentre dormivo
e la visione che è stata piantata nel mio cervello
ancora persiste nel suono del silenzio.
Nei sogni agitati io camminavo solo
attraverso strade strette e ciottolose
nell'alone della luce dei lampioni
sollevando il bavero contro il freddo e l'umidità
quando i miei occhi furono colpiti dal flash di una luce al neon
che attraversò la notte... e toccò il suono del silenzio.
E nella luce pura vidi
migliaia di persone, o forse più
persone che parlavano senza emettere suoni
persone che ascoltavano senza udire
persone che scrivevano canzoni che le voci non avrebbero mai cantato
e nessuno osava, disturbare il suono del silenzio.
"Stupidi" io dissi, "voi non sapete
che il silenzio cresce come un cancro
ascoltate le mie parole che io posso insegnarvi,
aggrappatevi alle mie braccia che io posso raggiungervi"
Ma le mie parole caddero come gocce di pioggia,
e riecheggiarono, nei pozzi del silenzio.
e la gente si inchinava e pregava
al Dio neon che avevano creato.
e l'insegna proiettò il suo avvertimento,
tra le parole che stava delineando.
e l'insegna disse "le parole dei profeti
sono scritte sui muri delle metropolitane
e sui muri delle case popolari."
E sussurrò nel suono del silenzio.
http://www.youtube.com/watch?v=3np0DMxXKzM
http://www.youtube.com/watch?v=kQjH1t3Ddlc
sabato 10 settembre 2011
venerdì 9 settembre 2011
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giovedì 1 settembre 2011
mercoledì 31 agosto 2011
martedì 30 agosto 2011
lunedì 29 agosto 2011
domenica 28 agosto 2011
venerdì 26 agosto 2011
giovedì 25 agosto 2011
Una volta le galline trovarono la volpe in mezzo al sentiero. Aveva gli occhi chiusi, la coda non si muoveva. - È morta, è morta - gridarono le galline. – Facciamole il funerale.
Difatti suonarono le campane a morto, si vestirono di nero e il gallo andò a scavare la fossa in fondo al prato. Fu un bellissimo funerale e i pulcini portarono i fiori. Quando arrivarono vicino alla buca la volpe saltò fuori dalla cassa e mangiò tutte le galline.
La notizia volò di pollaio in pollaio. Ne parlò perfino la radio, ma la volpe non se ne preoccupò. Lasciò passare un po’ di tempo, cambiò paese, si sdraiò in mezzo al sentiero e chiuse gli occhi.
Vennero le galline di quel paese e subito gridarono anche loro: - È morta, è morta! Facciamole il funerale.
Suonarono le campane, si vestirono di nero e il gallo andò a scavare la fossa in mezzo al granoturco.
Fu un bellissimo funerale e i pulcini cantavano che si sentiva anche in Francia.
Quando furono vicini alla buca, la volpe saltò fuori dalla cassa e si mangiò tutto il corteo.
La notizia volò di pollaio in pollaio e fece versare molte lacrime. Ne parlò anche la televisione, ma la volpe non si prese paura per nulla. Essa sapeva che le galline hanno poca memoria e campò tutta la vita facendo la morta.
E chi farà come quelle galline vuol dire che non ha capito la storia.
Gianni Rodari
(furba la Volpe e furbo anche Rodari che ha presentato come sua, come nuova, una fiaba che nuova non è)
Mosaico dal Duomo di Modena
martedì 23 agosto 2011
lunedì 22 agosto 2011
domenica 21 agosto 2011
sabato 20 agosto 2011
giovedì 18 agosto 2011
lunedì 15 agosto 2011
domenica 14 agosto 2011
sabato 13 agosto 2011
venerdì 12 agosto 2011
mercoledì 10 agosto 2011
martedì 9 agosto 2011
lunedì 8 agosto 2011
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mercoledì 3 agosto 2011
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giovedì 28 luglio 2011
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domenica 24 luglio 2011
sabato 23 luglio 2011
giovedì 21 luglio 2011
mercoledì 20 luglio 2011
martedì 19 luglio 2011
domenica 17 luglio 2011
sabato 16 luglio 2011
Tanto gentile e tanto onesta pare
la donna mia quand'ella altrui saluta,
ch'ogne lingua deven tremando muta,
e gli occhi no l'ardiscon di guardare.
Ella si va, sentendosi laudare,
benignamente d'umiltà vestuta;
e par che sia una cosa venuta
da cielo in terra a miracol mostrare.
Mostrasi sì piacente a chi la mira,
che dà per gli occhi una dolcezza al core,
che 'ntender no la può chi no la prova.
E par che de la sua labbia si mova
un spirito soave pien d'amore,
che va dicendo a l'anima: Sospira.
Dante Alighieri
la donna mia quand'ella altrui saluta,
ch'ogne lingua deven tremando muta,
e gli occhi no l'ardiscon di guardare.
Ella si va, sentendosi laudare,
benignamente d'umiltà vestuta;
e par che sia una cosa venuta
da cielo in terra a miracol mostrare.
Mostrasi sì piacente a chi la mira,
che dà per gli occhi una dolcezza al core,
che 'ntender no la può chi no la prova.
E par che de la sua labbia si mova
un spirito soave pien d'amore,
che va dicendo a l'anima: Sospira.
Dante Alighieri
venerdì 15 luglio 2011
giovedì 14 luglio 2011
mercoledì 13 luglio 2011
martedì 12 luglio 2011
lunedì 11 luglio 2011
domenica 10 luglio 2011
sabato 9 luglio 2011
venerdì 8 luglio 2011
giovedì 7 luglio 2011
mercoledì 6 luglio 2011
martedì 5 luglio 2011
lunedì 4 luglio 2011
domenica 3 luglio 2011
sabato 2 luglio 2011
venerdì 1 luglio 2011
LA BALLATA DELL'AMORE CIECO (o DELLA VANITA')
( . . .)
Gli disse lei ridendo forte,
tralalalalla tralallaleru
gli disse lei ridendo forte,
l’ultima tua prova sarà la morte.
E mentre il sangue lento usciva
e ormai cambiava il suo colore,
la vanità fredda gioiva,
un uomo s’era ucciso per il suo amore.
Fuori soffiava dolce il vento
tralalalalla tralallaleru
ma lei fu presa da sgomento
quando lo vide morir contento.
Morir contento e innamorato
quando a lei niente era restato
non il suo amore non il suo bene
ma solo il sangue secco delle sue vene.
Fabrizio De Andrè
( . . .)
Gli disse lei ridendo forte,
tralalalalla tralallaleru
gli disse lei ridendo forte,
l’ultima tua prova sarà la morte.
E mentre il sangue lento usciva
e ormai cambiava il suo colore,
la vanità fredda gioiva,
un uomo s’era ucciso per il suo amore.
Fuori soffiava dolce il vento
tralalalalla tralallaleru
ma lei fu presa da sgomento
quando lo vide morir contento.
Morir contento e innamorato
quando a lei niente era restato
non il suo amore non il suo bene
ma solo il sangue secco delle sue vene.
Fabrizio De Andrè
mercoledì 29 giugno 2011
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lunedì 9 maggio 2011
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martedì 3 maggio 2011
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venerdì 29 aprile 2011
martedì 26 aprile 2011
lunedì 25 aprile 2011
domenica 24 aprile 2011
sabato 23 aprile 2011
Amare è soffrire. Se non si vuol soffrire non si deve amare. Però allora si soffre di non amare, pertanto amare è soffrire, non amare è soffrire e soffrire è soffrire. Essere felici è amare, allora essere felici è soffrire, ma soffrire ci rende infelici, pertanto per essere infelici si deve amare o amare e soffrire o soffrire per troppa felicità … io spero che TU stia prendendo appunti …
Woody Allen
Woody Allen
venerdì 22 aprile 2011
giovedì 21 aprile 2011
mercoledì 20 aprile 2011
domenica 17 aprile 2011
sabato 16 aprile 2011
venerdì 15 aprile 2011
mercoledì 13 aprile 2011
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domenica 10 aprile 2011
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venerdì 25 marzo 2011
giovedì 24 marzo 2011
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giovedì 10 marzo 2011
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lunedì 7 febbraio 2011
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La pazienza fa contra alle ingiurie non altrementi che si faccino i panni contro del freddo; imperò che se ti multiplicherai di panni secondo la multiplicazione del freddo, esso freddo nocere non ti potrà; similmente alle grandi ingiurie cresci la pazienza, esse ingiurie offendere non ti potranno la tua mente.
Leonardo da Vinci
Leonardo da Vinci
giovedì 3 febbraio 2011
mercoledì 2 febbraio 2011
lunedì 31 gennaio 2011
domenica 30 gennaio 2011
sabato 29 gennaio 2011
venerdì 28 gennaio 2011
giovedì 27 gennaio 2011
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