Quand’ero
ragazzo era un fatto corale. Moriva un vicino di casa e tutti assistevano,
aiutavano. La morte veniva mostrata. Si apriva la casa, il morto veniva esposto
e ciascuno faceva così la sua conoscenza con la morte. Oggi è il contrario: la
morte è un imbarazzo, viene nascosta. Nessuno sa più gestirla. Nessuno sa più
cosa fare con un morto. L’esperienza della morte si fa sempre più rara e uno
può arrivare alla propria senza mai aver visto quella di un altro.
Tiziano Terzani
Nessun commento:
Posta un commento