Ho creduto ingenuamente, durante la mia giovinezza, che l'ambiente dove l'uomo lavora doveva essere migliore della propria casa, perché allora l'uomo trascorreva la maggior parte della sua vita a lavorare e ho voluto per questo creare un luogo ideale che tenesse conto delle esigenze materiali, spirituali, estetiche e artistiche dell'uomo.
Quando realizzai tutto questo non immaginai l'inutilità dell'impresa, perché mi scordai d'una cosa semplice, e cioè che il lavoro è un castigo e non un premio.
Renato Bialetti
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