Il Medioevo (ma in effetti l’Alto Medioevo, prima del Mille, quelli che erano stati chiamati
i secoli bui) aveva perso la memoria del passato classico, di cui possedeva solo
pochi testi, e il sapere procedeva sulla base di notizie tradizionali spesso imprecise e
intessute di leggenda, glosse, glosse di glosse, dove nessuna riusciva più a ricostruire
filologicamente l’origine e la paternità delle idee, da cui il disordine della grandi enciclopedie
che mescolavano facilmente dati di esperienza e fantasie leggendarie. Così è
il web: un giovane navigatore dei nostri tempi ha perso la memoria del passato, si trova
vicino a un universo di notizie immenso senza più sapere quel sia vera e quale sia
falsa. Quindi il nostro internauta è in procinto di diventare un uomo dell’Alto Medioevo
in attesa di una riforma carolingia e della Scolastica più matura.
Umberto Eco
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