domenica 13 marzo 2016

Ho creduto ingenuamente, durante la mia giovinezza, che l'ambiente dove l'uomo lavora doveva essere migliore della propria casa, perché allora l'uomo trascorreva la maggior parte della sua vita a lavorare e ho voluto per questo creare un luogo ideale che tenesse conto delle esigenze materiali, spirituali, estetiche e artistiche dell'uomo. 
Quando realizzai tutto questo non immaginai l'inutilità dell'impresa, perché mi scordai d'una cosa semplice, e cioè che il lavoro è un castigo e non un premio.
Renato Bialetti

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